Nello stivale è uscito un interessante e piacevole libro di Graziano Graziani, stimato giornalista, conduttore di Fahrenheit (Radio Radio 3) e collaboratore di Rai 5. La sua ultima opera, pubblicata a fine 2015 da Quodlibet, si intitola Atlante delle micronazioni ed è – come dice il titolo – un viaggio attraverso cinquanta micronazioni, fondate in tutto il mondo per i motivi più disparati e durate solo al massimo qualche decennio.
Il libro si apre proprio con la definizione di micronazioni ripresa da Wikipedia: “una micronazione è un’entità creata da una persona, o da un piccolo numero di persone, che pretende di essere considerata come nazione o stato indipendente, ma che tuttavia non è riconosciuta dai governi e dalle maggiori organizzazioni internazionali”. Come scrive l’autore nell’introduzione, le motivazioni che spingono a creare una micronazione sono tante e molto diverse fra di loro: “politiche, goliardiche, economiche, utopiche, persino truffaldine”. La dimostrazione sta nel viaggio che Graziani ci consente di intraprendere nelle cinquanta micronazioni che ha deciso di raccontare in questo piccolo atlante. C’è davvero di tutto e lo stupore è continuo così come il sorriso perché le micronazioni citate sono davvero uniche e quasi irreali.
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