“Nazionalisti versus Internazionalisti”, ovvero la nuova contrapposizione ideologica plasmata da Marine Le Pen per sostituire l’obsoleta Destra Vs Sinistra. “Populisti patrimoniali”, la definizione ideata da alcuni studiosi per indicare quei movimenti politici determinati a fomentare la paura di perdere il proprio patrimonio, un patrimonio economico ma anche valoriale, culturale. Il viaggio intrapreso dalla giornalista Eva Giovannini e riportato sul suo libro Europa anno zero (ed. Marsilio, 2016) – presentato mercoledì alla libreria Rizzoli di New York dall’autrice e da Gianluca Galletto, direttore Affari Internazionali della NYC Economic Development Corporation, con interventi del giornalista e docente alla Princeton University Gianni Riotta e del corrispondente del Financial Times James Fontanella-Khan – lega tra loro vari movimenti politici, popoli e nazioni attorno soprattutto alle concezioni di nazionalismo e populismo, ma ritrovando in essi anche tendenze xenofobe e “sovranismo”, più ancora che “fascismo”.
“Sono movimenti entrati nel Parlamento europeo e in continua ascesa – racconta l’autrice – ma per contrastare questa crisi, in questo ‘anno zero’, serve a mio parere, e controcorrente, più Europa, maggiore coesione, unità, una rifondazione, una leadership nuova. E alla reazione irrazionale data anche dall’Italia alle sfide economiche o all’immigrazione siamo responsabili anche noi giornalisti – afferma – quando facciamo da megafono a sparate populiste, come quella di ‘invasione’ in arrivo dalla Siria e da paesi limitrofi: 1 milione di persone quando in Europa siamo in 500 milioni. È davvero corretto parlare di invasione?”.
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