La Cadillac Miller Meteor, usata sia come ambulanza sia per il trasporto dei cadaveri, nel cui parabrezza viene proiettato un video relativo alla situazione artistica americana
Cinquantacinque artisti, cinque piani di esposizione, due curatori e di questi, un’anima italiana. Si presenta così l’edizione 2010 della Biennale d’arte del Whitney Museum di New York, curata per la prima volta dal fiorentino Francesco Bonami in collaborazione con il giovane americano Gary Carrion-Muraryari. Curatore della Biennale d’Arte di Venezia nel 2003, oltre che “senior curator” del Museo di Arte Contemporanea di Chicago (MCA) tra il 2004 e il 2008, Bonami ha presentato la “sua creazione” in un’efficace lettura, tra arte e cultura, che ha svolto mercoledì pomeriggio all’Istituto Italiano di Cultura di New York di Park Avenue.
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