Delicato poetico rincorrersi di memorie e, al tempo stesso, intenso ragionar di cose su cui la filosofia di sempre ha cercato di far luce e compagnia, discreto ricordare chi ci è (stato) più caro, riandando a gesti, parole e immagini depositatesi nell’anima e nel cuore. Questa, in breve, è «La grande festa» (Rizzoli) che Dacia Maraini ci propone, testimonianza d’affetti, d’attese e d’illusioni che han costellato la sua esistenza. Una sorta di diario intimo ove, più che confessare le proprie cose, – emozioni speranze delusioni etc. -, la narratrice si ritrova in compagnia di quanti han con lei diviso la pena e la gioia del vivere: da Alberto Moravia a Giuseppe Moretti, da Pier Paolo Pasolini a Maria Callas, dalla sorella Yuki al padre Fosco… Il tutto, parole e ricordi, in un paesaggio che combina continenti e geografie e tempi i più lontani.
Lin This is premium stuff. Subscribe to read the entire article.Support authors and subscribe to content
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