Un raffinato gioco letterario e intellettuale il nuovo libro di poesia di Luigi Fontanella, docente alla State University di New York: «Bertgang. Fantasia onirica» (prefazione di Giancarlo Pontiggia, postfazione di Carla Stroppa; Moretti&Vitali, Bergamo 2012, pp. 89). Già dal titolo si rivela per quel gioco di specchi che è. “Bertgang” in tedesco significa “colei che risplende nel camminare” (da “bert”, rilucere, e “gang”, andare). È il cognome di una persona che si chiama Zoe, parola che in greco significa “vita”. Zoe Bertgang è un personaggio-chiave della novella di Wilhelm Jensen, «Gradiva. Fantasia pompeiana», che Freud ha analizzato nel famoso saggio, «Delirio e sogni nella “Gradiva” di Jensen». “Bertgang” a sua volta si pone come traduzione tedesca di “Gradiva”, che significa “colei che avanza”: questo è il nome che Norbert Hanold, il protagonista del racconto di Jensen, dà alla figura di un bassorilievo che sta studiando, e a una donna che crede di vedere negli scavi di Pompei, abbigliata anticamente e in quella stessa posa, con la mano che solleva un lembo This is premium stuff. Subscribe to read the entire article.Support authors and subscribe to content
Discussion about this post