Il suo nome francese dal gusto retrò vuol dire “non penso a nessun altro”, ma dietro a Autre Ne Veut si nasconde un compositore e produttore americano che per un paio d'anni ha preferito mantenere la sua identità segreta. Si tratta di Arthur Ashin, trentunenne di Brooklyn che etichetta il suo genere come failure pop, il pop del fallimento, dell'insuccesso. Eppure, con il secondo album Anxiety, altra espressione scomoda, Ashin è finito meritatamente sotto i riflettori.
Non una persona facile fin da giovane: figlio di ex-patrioti residenti in Kenya, appena trasferitosi a New York, ha sconfitto periodi di depressione da adolescente attraverso lunghe sedute di psicanalisi.
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