Sembrano ormai remoti quei tempi in cui la Sub Pop, gloriosa etichetta di Seattle, si era resa famosa per aver lanciato sotto i riflettori internazionali i Nirvana. L'etichetta simbolo del grunge e del rock di fine anni Ottanta/inizio Novanta ha da tempo aperto i propri confini musicali verso nuovi territori, dal folk all'indie rock più morbido. Dal 1995 lo storico marchio indipendente fondato da Bruce Pavitt e Jonathan Poneman ha ceduto il 49% delle sue quote al colosso Warner e nel 1999 è stato messo sotto contratto il primo nome hip, i sotterranei The Evil Tambourines. Esattamente dieci anni dopo è arrivato il turno di un altro collettivo di rapper californiani, gli Shabazz Palaces, i quali hanno avuto molto più fortuna dei predecessori. Il terzo fortunato nome a finire sotto contratto per l'etichetta distributrice, oggi, tra gli altri, di nomi quali Beach House, Fleet Foxes e Foals, sono i clipping., scritto col punto per la gioia dei correttori di bozze (vedi caps lock automatico di chiusura paragrafo). I clipping. hanno appena rilasciato il loro secondo LP. Il 10 giugno è uscito CLPPNG proprio per Sub Pop e la band sembra ora destinata a seguire la scia di successo degli Shabazz Palaces.
Il collettivo di Los Angeles è attivo ormai dal 2009, si è fatto subito riconoscere per un hip hop rumoroso, estremo, radicale e a tratti cafonico, sulla scia del duo del New Jersey dei Dälek e dei più recenti Death Grips, di San Francisco. Sono in tre, l'MC Daveed Diggs e i soci William Hutson (già noto come rumorista con l'acronimo Real) e Jonathan Snipes, già membro dei Captain Ahab, duo electro-pop dissonante e danzereccio ufficialmente scioltosi nel 2012.
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