“NON PULITE questo sangue". "Don’t clan up this blood". Il sottotitolo è già un pugno nello stomaco, per questo film controverso che vede la luce a undici anni dal tragico G8 di Genova, definito da Amnesty International come "la più grave sospensione dei diritti demoratici in un paese occidentale dopo la Seconda Guerra Mondiale". Ultima opera di Daniele Vicari (accanto al titolo), caratterizzata come sempre da un impegno socio-politico e da una grande attenzione alle azioni di cui è capace l’essere umano nei confronti dei propri simili, "Diaz" (nella foto a lato) vince il premio del pubblico al Festival di Berlino 2012 e approda ora ai festival americani. Un film difficile, frutto di ricerche ed indagini presso i testimoni oculari.
Quali sono state le complicazioni nel costruirlo?
Support authors and subscribe to content
This is premium stuff. Subscribe to read the entire article.
Discussion about this post