President: Giampaolo Pioli    |    Editor in Chief: Stefano Vaccara
English Editor: Grace Russo Bullaro 

Subscribe for only $6/Year
  • Login
VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily Newspaper in the US

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Spettacolo
June 12, 2013
in
Spettacolo
June 12, 2013
0

Piazza Fontana e i tormenti della storia della Repubblica italiana

Stefano VaccaraIgnazio De MarcobyStefano Vaccara,Ignazio De Marcoand1 others
Una scena del film Romanzo di una strage

Una scena tratta dal film "Romanzo di una strage", di Tullio Giordana

Time: 6 mins read

Romanzo di una strage del regista Marco Tullio Giordana, in visione anche oggi al Lincoln Center di New York per la rassegna Open Roads, è un gran bel film, ma non è la storia. E', come recita con onestà il titolo, un romanzo. Certamente anche un romanzo storico, ispirato da fatti realmente accaduti, ma l’ottimo film di Tullio Giordana non può risolvere il mistero della strage di Piazza Fontana, avvenuta a Milano il 12 dicembre del 1969. Non riesce a farlo perché ancora restano troppi i misteri tenuti nascosti da chi volle coprire i colpevoli di quella strage. Eppure usando al meglio la tecnica visiva della narrazione cinematografica, Giordana riesce a trasmettere efficacemente allo spettatore l'atmosfera cupa, da guerra gelida, che occupa quegli anni carichi di tensione in un’Italia al crocevia dello scontro tra grandi potenze.

Quando dentro la filiale della Banca dell’Agricoltura di Piazza Fontana a Milano scoppia la bomba (o le bombe) che si portarono via la vita di 17 cittadini, colpevoli solo di trovarsi al posto sbagliato nel momento sbagliato – Giordana dedica il film a quelle vittime – , l'Italia era un paese nel mezzo di una grave crisi sociale. Scioperi, manifestazioni e piccoli attentati erano all’ordine del giorno. E mentre gli operai sfilavano e prendevano randellate dalla polizia, Valerio Borghese, il Principe nero, scorazzava indisturbato per l'Italia per presenziare adunate di fascisti in attesa del momento giusto per rimettere “ordine”. 
Nel film scorre il tema fisso della cosidetta “strategia della tensione”. Ma non si pensi che la strage di Piazza Fontana rappresenti l’inizio di tutto: è in Sicilia, a Portella della Ginestra, il primo maggio del 1947, che quei misteri della Repubblica iniziano. Nel 1969, quindi, se si deve accettare l’idea di una "strategia della tensione", bisogna immaginarla come la continuazione di quella messa in atto nell’immediato dopoguerra, e non certo un esordio.
Il film di Giordana è liberamente tratto dal libro Il segreto di Piazza Fontana di Paolo Cucchiarelli (Edizioni Ponte alle Grazie). E di segreti, nel film, alla fine si muore.
A presentare la pellicola, venerdì scorso al Lincoln Center non c’era il regista, ma la responsabile del montaggio, Francesca Calvelli che nell’introdurlo ha detto ad una sala gremita che stava per essere proiettato un film molto importante per la storia, e non solo italiana. La Calvelli ci è apparsa convinta che anche il pubblico Americano sarebbe stato in grado di seguire certi eventi della storia italiana.  Ma la trama può apparire complicata persino ad un pubblico italiano per cui, per uno spettatore americano, può diventare a tratti impossibile da seguire. Troppi i protagonisti, tra politici e potenziali terroristi, estremisti di destra e di sinistra che si intrecciano con le loro trame nere e rosse. 
Il ministro degli Esteri Aldo Moro, appare come lo statista più lungimirante, che capisce che quel rovente scontro sociale può essere fermato solo da un compromesso ideologico, da quello che poi sarà chiamato “il compromesso storico”. Al Presidente Saragat invece nel film tocca la parte del “reazionario,” del “filo americano” obbligato in tutti i modi a sbarrare la strada al “pericolo rosso”. 
Il film si sofferma soprattutto sulle indagini intraprese dal commissario Luigi Calabresi, che poi verrà ucciso e con la sua morte, l’ennesimo “mistero” della Repubblica, si chiude l’ultima scena del film. In mezzo c’è la scomparsa dell’anarchico Giuseppe Pinelli, che precipita da una finestra della Questura durante un interogatorio, “suicidio” subito smascherato. Il commissario verrà però accusato ingiustamente della morte di Pinelli da una campagna di stampa tremenda (che nel film non si vede). Nel film però Giordana fa vedere che Calabresi era fuori dalla stanza, che i colpevoli della morte del povero Pinelli erano altri poliziotti. E Giordana nel film restituisce tanta umanità sia a Calabresi che a Pinelli, due “avversari” che si stimano a vicenda e che cadono entrambi vittime di una guerra che nessuno sembra in grado di controllare. 
Tutte le interpretazioni degli attori sono all’altezza, ma a noi é piaciuto particolarmente Pierfrancesco Favino nella parte di Pinelli, una superba intepretazione. Valerio Mastrandea è il commissario Calabresi, Laura Chiatti la moglie Gemma.  E anche la moglie dell’anarchico, Licia Pinelli, è interpretata magnificamente da Michela Cescon: l’attrice riesce a far trasparire dallo schermo l’immenso dolore sempre vissuto con estrema dignità, anche quando sale la rabbia per una domanda di giustizia che non sarà mai esaudita.

Support authors and subscribe to content

This is premium stuff. Subscribe to read the entire article.

Login if you have purchased

Subscribe

Gain access to all our Premium contents.
More than 100+ articles.
Subscribe Now

Buy Article

Unlock this article and gain permanent access to read it.
Unlock Now
Share on FacebookShare on Twitter
Stefano Vaccara

Stefano Vaccara

Sono nato e cresciuto in Sicilia, la chiave di tutto secondo un romantico tedesco. Infanzia rincorrendo un pallone dai Salesiani e liceo a Palermo, laurea a Siena, master a Boston. L'incontro col giornalismo avviene in America, per Il Giornale di Montanelli, poi tanti anni ad America Oggi e il mio weekly USItalia. Vivo a New York con la mia famiglia americana e dal Palazzo di Vetro ho raccontato l’ONU per Radio Radicale. Amo insegnare: prima downtown, alla New School, ora nel Bronx, al Lehman College della CUNY. Alle verità comode non ci credo e così ho scritto Carlos Marcello: The Man Behind the JFK Assassination (Enigma Books 2013 e 2015). Ho fondato e dirigo La VOCE di New York, convinto che la chiave di tutto sia l’incontro fra "liberty & beauty" e con cui ho vinto il Premio Amerigo 2018. I’m Sicilian, born in Mazara del Vallo and raised in Palermo. I studied history in Siena and went to graduate school at Boston University. While in school, I started to write for Il Giornale di Montanelli. I then got a full-time job for America Oggi and moved to New York City. My dream was to create a totally independent Italian paper in New York to be read all over the world: I finally founded La VOCE di New York. In 2018 I won the "Amerigo Award". I’m a journalist, but I’m also a teacher. I love both. I cover the United Nations, and I correspond from the UN for Radio Radicale in Rome. I teach Media Studies and also a course on the Mafia, not Hollywood style but the real one, at Lehman College, CUNY. I don't believe in "comfortable truth" and so I wrote the book "Carlos Marcello: The Man Behind the JFK Assassination" (Enigma Books 2013 e 2015). I love cooking for my family. My favorite dish: spaghetti con le vongole.

Ignazio De Marco

Ignazio De Marco

DELLO STESSO AUTORE

La Corea del Nord spara missili? Al Consiglio di Sicurezza si rispetta il copione

La Corea del Nord spara missili? Al Consiglio di Sicurezza si rispetta il copione

byStefano Vaccara
Il Comandante Meroni restò sulla collina di Superga, in attesa della verità

Il Comandante Meroni restò sulla collina di Superga, in attesa della verità

byStefano Vaccara

A PROPOSITO DI...

Tags: Guerra freddaPiazza Fontanastoria d'Italiastragi
Previous Post

Le tante immagini di New York

Next Post

La triste storia del cane-giraffa siciliano

Discussion about this post

DELLO STESSO AUTORE

All’ONU l’Italia promuove la dieta mediterranea per uno sviluppo più sostenibile

All’ONU l’Italia promuove la dieta mediterranea per uno sviluppo più sostenibile

byStefano Vaccara
Riforma del Consiglio di Sicurezza, duello USA-Italia all’Assemblea Generale

Riforma del Consiglio di Sicurezza, duello USA-Italia all’Assemblea Generale

byStefano Vaccara

Latest News

Addio a Roberto Maroni, uno dei primi “ribelli” della Lega

Addio a Roberto Maroni, uno dei primi “ribelli” della Lega

byPaolo Cordova
Kyiv: ‘Bilancio perdite soldati russi sale a quota 85.000’

Kyiv: ‘Bilancio perdite soldati russi sale a quota 85.000’

byAnsa

New York

Spaghetti al sugo e spinelli: la serata dei giovani italiani

New York approva i primi 36 negozi di cannabis: ecco l’elenco

byPaolo Cordova
A New York aumenta l’antisemitismo: la comunità ebraica ha paura

A New York aumenta l’antisemitismo: la comunità ebraica ha paura

byGianna Pontecorboli

Italiany

World Pasta Day: negli USA sempre più Made in Italy grazie all’ICE

World Pasta Day: negli USA sempre più Made in Italy grazie all’ICE

byNicola Corradi
Joe e Jill Biden cenano a New York con i piatti del “Gattopardo”

Joe e Jill Biden cenano a New York con i piatti del “Gattopardo”

byNicola Corradiand1 others
Next Post
Il giornalista Domenico Quirico

Un pensiero per Domenico Quirico

La Voce di New York

President: Giampaolo Pioli   |   Editor in Chief: Stefano Vaccara   |   English Editor: Grace Russo Bullaro

  • New York
    • Eventi
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Expat
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 - 2022
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017

No Result
View All Result
  • Home VNY
  • New York
  • Onu
  • News
    • Elezioni 2022
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Speciale Venezia
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • English
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?