A sinistra una suggestiva immagine di Noto (SR)
Centoventimila ettari di vite da vino, sette milioni di ettolitri di vino, ventidue prodotti DOC, 469 aziende e ben dodici strade del vino. Basterebbero queste semplici cifre per sintetizzare in un solo rigo tutto il potenziale di una regione, la Sicilia, che del vino è forse la regina d’Italia. Considerato giustamente il vigneto d’Italia, il territorio siciliano rappresenta in effetti una delle punte di diamante dei percorsi alla ricerca dell’Italia vera, lontana dai clamori del turismo all inclusive e dai resort troppo costosi per trasudare l’essenza di un’isola ricca di sapori mediterranei.
Quella da seguire pertanto non è la solita facile strada che porta nella pur bellissima Taormina per godere dei piaceri dei Giardini di Naxos e del Teatro Greco, o il giro in barca alla scoperta delle isole Eolie, Pelagie ed Egadi, o l’atterraggio a Punta Raisi per consegnarsi alla scoperta della splendida Palermo. Per scoprire davvero la Sicilia occorre seguire il profumo dell’uva e il sapore del vino e lasciarsi guidare dalla Natura che nell’isola ha profuso le sue migliori doti, incantando i greci alla ricerca di nuove terre da colonizzare, ammaliando i pragmatici romani e resistendo all’oblio imposto dalla dominazione araba, per poi confermarsi nei successivi periodi della millenaria storia (segnati dalla presenza normanna, angioina, aragonese e borbonica).
A guardarla bene, la Sicilia, pur vantando l’antico nome di Trinacria – treis (tre) e àkra (promontori), Capo Peloro (o Punta del Faro) a Messina, Capo Boeo (o Lilibeo) a Marsala, Capo Passero a Portopalo – assomiglia anche al profilo di un grappolo d’uva disteso sul Mediterraneo. La più estesa delle isole del Mediterraneo imparò forse a coltivare la vite proprio grazie alle prime colonie caldicesi e corinzie, rispettivamente fondatrici delle città di Naxos e Siracusa. E oggi tutta la Sicilia vanta terre di grande prestigio di particolare adattamento per la coltivazione di uve pregiate, concentrando la produzione di uve bianche nell’area occidentale (Trapani, Agrigento e Palermo) e quella a bacca rosa nelle zone orientali. Risultato di una produzione di qualità garantita, il vino siciliano annovera diversi prodotti a Denominazione d’Origine Controllata e Garantita (DOCG), a Denominazione di Origine Controllata (D.O.C) e con l’Indicazione Geografica Tipica (IGT); e offre ai viaggiatori alla ricerca dell’Italia da gustare tanti angoli da scoprire e tante strade da percorrere. All’insegna del vino.
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