Durante l’estate del 2005 io e mio marito Jesse ci siamo messi alla ricerca di una casa da comprare nelle Marche. Prima di partire per la seconda permanenza nell’agriturismo di una minuscola cittadina tra Ancona e Ascoli Piceno che usavamo come base, avevamo fatto una ricerca online per trovare degli agenti immobiliari. Il primo incontro lo avemmo con un agente di nome Gildo, il quale si presentò all’appuntamento con camminata spavalda e indossando una tuta da ginnastica giallo brillante, occhiali da sole che gli coprivano una buona porzione del viso ed eleganti mocassini italiani. Sulla sua Mercedes berlina sportiva guidava così veloce mentre ci conduceva verso la prima casa, che facemmo fatica a stargli dietro con la pesante Ford C Max che avevamo preso a noleggio. In più noi non conoscevamo bene quelle strade di campagna che facevano piuttosto paura con tutte quelle curve a gomito e le ripide discese.
Inizialmente cercavamo una casa ristrutturata: avremmo dovuto seguire i lavori dagli Stati Uniti e avevamo letto tante di quelle storie terrificanti sulle ristrutturazioni in Italia che eravamo davvero spaventati all’idea di dover affrontare un grosso rinnovamento; temevamo che ci imbrogliassero o che le cose non sarebbero state fatte come volevamo. Ma dopo aver visto con Gildo le prime case rinnovate, ci siamo resi conto che, se non ci piaceva il modo in cui la casa era stata rinnovata, avremmo comunque dovuto rifare tutto e quindi non valeva la pena spendere di più per una casa ristrutturata.
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