Giorni fa non riuscivo a dormire e, facendo zapping, sono incappata nella trasmissione “Uomini e Donne”, condotta da Maria De Filippi e che ho sempre evitato di guardare. Non perché lei non sia brava, è bravissima a condurre programmi trash, che piacciono alla maggioranza degli spettatori televisivi. Io ho sempre avuto la puzza sotto il naso e quindi non mi sono fatta strada nella spazzatura mediatica in cui molti sgomitano per entrare. Dire che sono rimasta basita è dir poco: c’erano quattro donne stagionate, tirate a lustro, che, sedute di fronte a un uomo assiso su un trono, si sottoponevano palpitanti alla sua scelta. Il cavaliere del trono, sicuro della sua beltà ed eleganza quanto di una spada, menava domande a destra e a manca alle femmine che gli rispondevano come pudiche scolarette, benché si fossero abbigliate da virago.
La prima domanda era: quanti anni hai. Cinquantuno o cinquantadue, la risposta. Ma nasi rifatti, bocche a canotto e guance gonfiate non riuscivano a togliere i 15 anni in più che dimostravano. In compenso lo sguardo era senza età: tra loro e quelle che si coprono con il burqa, pur di compiacere un uomo, nessuna differenza nella materia grigia del cervello. Sottosviluppate che cercano di pescare un maschio senza accorgersi di esser finite in vendita al mercato delle vacche. Un tanto al chilo di trucco, ciglia e unghie finte per far bella figura.
Support authors and subscribe to content
This is premium stuff. Subscribe to read the entire article.
Discussion about this post