Quando ho pensato al nome della rubrica per La Voce, ho immaginato “Cose dell’altro mondo” sia in negativo sia anche in positivo. Ovvio, il mio DNA giornalistico e le mie esperienze sul terreno mi portano più facilmente a raccontare le storie dei conflitti dimenticati e degli angoli remoti. Ma ci sono anche storie positive che colpiscono e che non fanno notizia. Io invece penso che in questo momento storico, quando il risentimento e la negatività sono purtroppo parte del vivere quotidiano, sia ancora più importante dare risalto a quanto ci può rendere orgogliosi di essere italiani.
Pochi giorni fa, sabato 12 marzo, ero in Maremma, zona della Toscana meridionale confinante con il Lazio, come ogni volta in cui io e mia moglie vogliamo sparire dal mondo e passare ore salutari di pace e riposo tra mare e campagna: un luogo che si può sognare 365 giorni l’anno.
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