Per l’amministrazione de Blasio il mese di marzo 2016 ha segnato due punti importanti, almeno sul piano della comunicazione, aspetto per il quale il sindaco è stato criticato fin dai primi mesi dell’insediamento. Il 17 marzo ha finalmente partecipato alla storica Patrick’s Day Parade, evento che ha saltato, nei due anni da sindaco, in polemica con il divieto di apporre simboli riconducibili alla comunità LGBT. “Le persone lavorano e migliorano insieme. Tutti dobbiamo essere orgogliosi di avere origini irlandesi, di avere la possibilità di esprimere la nostra appartenenza e orgoglio LGBT, di essere americani e newyorkesi”, ha detto lo scorso anno. Quest’anno ha sfilato insieme a una delegazione LGBT irlandese.
Dopo il messaggio inclusivo e accogliente lanciato alla Patrick’s Day Parade, il sindaco deve ora fare i conti con una città che esprime tante divisioni e proteste rispetto al piano per le politiche abitative a lungo atteso e definitivamente approvato il 22 marzo. Si tratta di un piano che comprende il Mandatory Inclusionary Housing (MIH) and Zoning for Quality and Affordability (ZQA), e che mira alla creazione di 80.000 alloggi a prezzi più bassi del mercato. A New York vivono per strada fra le 3.000 e le 4.000 persone, mentre altre 58.000 sono già ospitate dalle strutture della città.
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