Tre giorni di parole, fili immaginari fra passato e presente, fra poeti, critici, accademici di qua e di là dell’Atlantico. Tre giorni rincorrendo un fagiano che scompare, come diceva Wallace Stevens in uno degli Adagia per definire la poesia, “Poetry is a pheasant disappearing in the brush”, ma può anche ricomparire.
Perché nel caso del convegno che si è tenuto alla Casa Zerilli Marimò e all’Istituto Italiano di Cultura, il fagiano è riapparso. “The Reappearing Pheasant” è il titolo scelto per questo incontro che celebrava con due anni di ritardo, causa covid, il trentesimo anniversario dell’inaugurazione della Casa Italiana Zerilli Marimò. Luigi Ballerini ne è stato il primo direttore e l’organizzatore del primo convegno di poesia, “The Disappearing Pheasant” appunto, l’idea di richiamarlo per riparlare di poesia è stata dell’attuale direttore, Stefano Albertini.
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