La nascita di una sinistra radicale fa paura al neocapitalismo, che ormai si è abituato a giocare sul sicuro, all’americana, alternando un partito iperliberista che fa finta di essere di sinistra e un partito iperliberista che fa finta di essere di destra. Con i giornali che inventano falsi problemi per far credere che ci siano differenze e che si scatenano contro chiunque provi a proporre alternative (vedi Bernie Sanders e Donald Trump negli Stati Uniti). Ecco infatti che contro la semplice ipotesi di una nuova sinistra sono stati liberati i nuovi intellettuali di punta del regime, i sondaggisti; i quali ci spiegano sul Corriere della Sera che un movimento nato da una scissione del PD e che si ponesse alla sua sinistra otterrebbe il 9% dei voti.
Come lo sanno? Facendo domande a un campione di italiani: ovviamente senza poter spiegare quali sarebbero il programma, la retorica e le mosse politiche di questa nuova formazione; perché non c’è. Provate a chiedere quanti comprerebbero uno smartphone che venisse prodotto da un gruppo che si staccasse dalla Apple. Insomma, solo propaganda di bassa qualità. Invece le anime morte della sinistra, che non desiderano altro che venire dissuase dal provare a fare qualcosa, si sono spaventate.
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