Martedì 22 marzo 2016 è una di quelle giornate che rimarrà tristemente nella storia. Ci siamo svegliati con le notizie che arrivavano da Bruxelles sconvolta da bombe e attentatori suicida. A essere colpiti sono l’aeroporto internazionale e la metropolitana alle fermate contigue alle Istituzioni europee: un attacco al Belgio e al cuore dell’Unione europea, in seguito rivendicato da ISIS.
Mentre scriviamo, il bilancio delle vittime racconta di 34 morti e più di 130 feriti. Le immagini ci fanno rabbrividire: gente che scappa nelle strade, bambini feriti, sale dell’aeroporto piene di fumo e terrore. “Il vuoto per le strade, le sirene, il silenzio: era veramente angosciante – spiega Stefano proprietario del bar La vita è bella, a Bruxelles – Ho tenuto aperto anche per dare una mano a quei tanti turisti che non sapevano dove andare”.
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