In queste primarie newyorchesi, tante le curiosità da notare, come quella che l’elettorato che potrà votare, (solo quello già registrato come democratico o repubblicano) si ritrova due tra le scelte opposte, Bernie Sanders (a sinistra) e Donald Trump (a destra), che si dichiarano entrambi contro Wall Street e non accettano contributi da parte delle varie lobby. Peró, mentre Trump si autofinanzia, Sanders dipende dalle donazioni della gente comune. Inoltre, sia Sanders che Trump non sono appoggiati dai rispettivi establishment democratico e repubblicano, fatto importante perché questi controllano i “super delegati” che alle conventions di questa estate saranno l’ago della bilancia per nominare i candidati ufficiali.
Queste elezioni presidenziali sono uniche anche per il fatto che i candidati favoriti dalla gente sono contrastati dall’establishment di entrambi gli schieramenti, e seppur per il voto popolare generale (non quello delle primarie) la favorita dell’establishment democratico, Hillary Clinton, abbia un vantaggio su Trump di soli 2,8%, i sondaggi danno a Sanders ben il 6% di distacco dall’eventuale candidato del GOP. Secondo questi sondaggi, otto giovani su dieci voterebbero per Sanders e si presume che potrebbero trascinare anche i loro genitori.
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