Ho presentato in questi giorni alla Camera, assieme agli altri colleghi del PD eletti all’estero, un disegno di legge al quale confesso di tenere molto. Si tratta della proposta di istituire una Giornata nazionale dedicata agli italiani nel mondo. Se sarà approvato, il 12 ottobre di ogni anno si celebrerà in Italia e all’estero la Giornata nazionale degli italiani nel mondo. Sarà l’occasione per i canali di informazione, per gli strumenti di comunicazione, per le scuole di ogni ordine e grado, per le istituzioni centrali e locali di parlare delle esperienze e del ruolo degli italiani nel mondo e di richiamarli all’attenzione della pubblica opinione.
Quali sono le ragioni di questa iniziativa? Provo a riassumerle in questo modo. L’Italia in alcuni momenti cruciali della sua storia contemporanea, ad esempio durante la modernizzazione del periodo giolittiano, la ripresa economica e sociale del primo dopoguerra, la liberazione dal fascismo, la ricostruzione successiva alla Seconda guerra mondiale, il boom economico, ha avuto sempre dai suoi emigrati un aiuto che si è rivelato sostanziale. Prima di tutto, dunque, è un “Grazie”, un atto di riconoscimento dovuto sul piano etico, che va al di là del ricordo del sacrificio del lavoro degli italiani nel mondo, opportunamente istituito dal Ministro Mirko Tremaglia.
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