A corrente alternata, ma con sostanziale continuità, a cominciare dall’inchiesta “Sistemi criminali”, aperta da Giancarlo Caselli a ridosso del suo insediamento quale Procuratore della Repubblica di Palermo, negli ultimi venti e più anni un’ipotesi ha aleggiato, e forse tutt’ora aleggia, sulla strage di Capaci e su quella di Via D’Amelio: che non siano state solo crimini di Mafia, e che su di esse si siano spese losche quanto altolocate convergenze.
Da allora si cerca una sentenza che queste ipotesi avvalori. E, da allora, la ricerca risulta vana. In questa ricerca si sono spesi a turno, e quasi ossessivamente, alcuni gruppi editoriali. Nuovi e meno nuovi. Con varie propaggini e coordinazioni anche in ambito televisivo.
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