Lo Stato piú giovane delle Nazioni Unite, l’appena nato Sud Sudan, che la scorsa estate ha festeggiato nella sua capitale, Juba, la nascita e l’indipendenza dal Sudan, sta vivendo una crisi con scontri etnici drammatici che qui all’ONU stanno riportando alla memoria il genocidio del ’94 in Rwanda. E come allora, anche nel Sud Sudan c’è una forza di pace delle Nazioni Unite, l’UNMISS, che, a corto di uomini e mezzi, non sempre riesce ad evitare i massacri.
La scorsa settimana, circa seimila giovani armati, appartenenti al gruppo etnico sud sudanese dei Lou Nuer, dopo una lunga marcia, hanno attaccato e ucciso centinaia, forse migliaia, soprattutto donne e bambini, di appartenenti alla tribú rivale dei Murle. E le conseguenze dell’attacco potevano essere ben peggiori se alla fine non ci fosse stato un intervento delle truppe governative del Sud Sudan nella cittá di Pibor, nella provincia orientale di Jonglei, aiutate da truppe Onu.
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