L’Italicum è legge. La nuova legge elettorale è stata approvata dalla Camera dei deputati tra veleni e polemiche. I voti favorevoli sono stati 334. I contrari 61. L’Italia manda in soffitta il Porcellum, che è stato ‘cassato’ dalla Corte Costituzionale. Ma il governo Renzi e il Parlamento (anche se con un’opposizione molto ampia) ripropongono una legge che, in parte, ricalca la ‘filosofia’ del Porcellum: capilista scelti dalle segreteria dei partiti (l’equivalente delle liste bloccate almeno per una parte dei parlamentari) e un premio di maggioranza molto ampio che, alla fine, darà la maggioranza a chi non ha la maggioranza nel Paese.
Di fatto – è inutile che ci giriamo attorno – il governo e la maggioranza che lo sostiene hanno approvato una legge in contrapposizione alle indicazioni della Corte Costituzionale. Passaggio, questo, che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, non potrà ignorare. Perché Mattarella ha fatto parte – in qualità di giudice costituzionale – della Corte Costituzionale che ha ‘bocciato’ il Porcellum.
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