Lo scorso settembre Emma Bonino a New York si era dichiarata ottimista sulle possibilità che all’Assemblea Generale dell’Onu, entro la fine dell’anno, l’Italia e l’Egitto, con un gruppo di altri paesi africani, riuscissero a presentare una risoluzione per bandire le mutilazioni genitali femmini (FGM). Questa settimana la vicepresidente del Senato e leader radicale è stata nuovamente a New York per cercare di spingere avanti la risoluzione, ma al Palazzo di Vetro persistono delle divisioni tra alcuni paesi africani. I tempi sembrano allungarsi? L’Italia non molla la presa.
La senatrice Bonino l’abbiamo incontrata nella sede newyorkese di “Non c’é pace senza giustizia”, l’organizzazione da lei fondata e che, con Nessuno Tocchi Caino, è in prima fila nelle battaglie dei radicali sui diritti umani all’Onu.
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