Il movimento di protesta americano ’Occupy Wall Street’ continua ad evolversi e ad assumere nuove forme di espressione. Martedi a New York, il sindaco Michael Bloomberg ha scelto la linea dura ordinando ad un’ingente forza di polizia in assetto antisommossa di sgombrare gli occupanti da Zuccotti Park, la piazzetta nella punta meridionale di Manhattan che rappresenta il luogo di nascita e l’epicentro della protesta e dove i manifestanti sono accampati ormai da settimane.
Il sindaco ha dichiarato che la rimozione forzata degli occupanti si é resa necessaria per ripulire il parco e che, a ripulitura avvenuta, i manifestanti potranno tornare ad aggregarvisi a patto peró di non portare con sé tende ed altre attrezzature da campeggio.
Lo sgombero, che ha provocato momenti di tensione tra i giovani e la polizia, segna l’inizio di una nuova fase nell’evoluzione di questo movimento che, secondo molti sostenitori, ha bisogno di crescere e di elaborare nuove strategie di azione nel lungo periodo. L’arrivo del rigido inverno newyorchese inoltre, avrebbe probabilmente forzato molti degli occupanti a lasciare Zuccotti Park in ogni caso e, in questo senso, l’iniziativa del Comune potrebbe aver solo anticipato l’inevitabile.
Mentre a New York ci si interroga sulle prossime mosse da compiere, a Boston, alcuni studenti della facoltá di Economia dell’Universitá di Harvard, anch’essi legati al movimento Occupy Wall Street, hanno manifestato il loro malcontento abbandonando in massa le lezioni del professor Gregory Mankiw in segno di protesta.
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