Un dato è certo: ventuno anni dopo la strage di via D’Amelio, in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e gli uomini e le donne della sua scorta, la mafia è più forte di prima. E sono sempre saldi i collegamenti tra Cosa nostra e gli equilibri ‘disegnati’ a Yalta subito dopo la Seconda guerra mondiale.
Chi pensava che con la caduta del Muro di Berlino e con il crollo dell’ex ‘Impero Sovietico’ il mondo sarebbe cambiato, beh, dovrà rivedere i propri conti alla luce di due fatti: la sentenza di assoluzione degli ufficiali dei Carabinieri, Mario Mori e Mauro Obinu nel processo celebrato a Palermo, e il “sì” dell’Istituto superiore della sanità al Muos di Niscemi. Due vicenda apparentemente distanti ma, in realtà, legate da un dominatore comune: gli equilibri di Yalta.
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