La condanna di quattro anni di prigione inflitta al delinquente Berlusconi Silvio non è stata proprio il massimo della limpidezza. Tanto per cominciare, i quattro anni indicati finiranno per ridursi subito a un solo anno, grazie a una legge che se l'età di un delinquente è oltre i 76 anni la sua condanna deve essere ridotta e anche grazie a un indulto che il Parlamento (in cui la maggioranza è nelle mani NON di un partito ma di una banda) ha deciso una cosa simile, in un tempo in cui il cielo dell'indiziato Berlusconi Silvio minacciava di oscurarsi. In pratica, al momento stesso in cui è stata decretata la sua condanna, tutta una serie di marchingegni sono entrati in ballo e ancora una volta il delinquente Berlusconi Silvio se ne andrà tranquillamente a godere il denaro che ha ottenuto truffando e senza pagare le tasse.
Aveva tutte le ragioni per festeggiare, ma ha preferito scatenarsi contro i magistrati per fingere di piangere la sentenza, a scopo di public relation. Lui, del resto, se gli fa comodo è capace anche di piangere. Vi ricordate quella buffonata che fece di fronte agli albanesi che cercavano di sbarcare in Italia sperando in una vita migliore? È un suo problema: la menzogna sta a Berlusconi Silvio come il miele sta al goloso. Proprio pochi giorni fa, quando i suoi avvocati gli avevano fatto presente che la condanna minacciava di risultare inevitabile, aveva detto che lui non avrebbe fatto come il suo complice Bettino Craxi che se la squagliò in Tunisia. “Se sarò condannato, preferisco andare in galera”: tutti lo sentirono e i “suoi” cronisti si misero a battere il tamburo sul giornale che proprio lui rubò a Indro Montanelli, per commuovere i cretini. Adesso però, con i marchingegni all'opera, s'è guardato bene dal ripetersi.
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