Il corpo antiterrorismo americano Delta Force è tornato alla ribalta per una nuova azione non portata a compimento e finita in tragedia. Era già successo in Iran nel goffo e drammatico tentativo di liberare gli ostaggi americani il 24 aprile 1980 sotto la presidenza Carter (gli ostaggi furono liberati dall'Iran al momento dell'insediamento di Reagan), si è ripetuto di recente in Siria con il giornalista James Foley e forse è stata questa una delle cause della sua decapitazione per mano del boia “inglese” John, col nome di uno dei Beatles. Per la verità la missione era decisamente complessa e ad alto rischio, ma stiamo parlando di uomini con un addestramento unico al mondo per durezza e intensità, che si chiude peraltro con la lettura del Principe di Niccolo Machiavelli. Se fosse concessa una battuta ironica (ma in questo caso non è concessa) verrebbe da dire che quelli mandati in Siria hanno studiato male l’opera del Segretario fiorentino.
Nel nome di Machiavelli sono state compiute operazioni culturali e politiche di altissimo profilo, ma anche di bieco squallore. Gli specialisti sanno bene che Machiavelli è diventato di volta in volta maestro di tiranni e di intrighi di ogni sorta, un personaggio diabolico calato in una “leggenda nera” che ha attraversato gli ultimi 500 anni, un nemico irriducibile dell’ortodossia religiosa, sia cattolica che riformata, o una bandiera di intemerata libertà; un emblema di repubblicanesimo, di amor di patria e di virtù civiche, un vessillo del patriottismo risorgimentale, un referente primario delle grandi rivoluzioni (americana, francese e russa) ma anche delle loro involuzioni reazionarie e totalitarie, sino ad essere ridotto ad ombrello giustificatorio delle guerre americane in medio ed estremo Oriente, comprese quelle preventive o da esportazione di democrazia, o ad essere additato addirittura come artefice di un modello di democrazia.
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