Con il grande show mediatico (anche se i giornalisti non erano ammessi, lo scopo è stato raggiunto) costruito intorno alla deposizione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che avrebbe risposto a 40 domande dei giudici del processo sulla cosiddetta "trattativa" stato-mafia, magistrati e cariche politiche – all'apparenza su fronti opposti – hanno raggiunto (consapevolmente?) il medesimo risultato: hanno per l'ennesima volta "contaminato" l'idea che l'opinione pubblica italiana dovrebbe avere del secolare rapporto tra mafia e stato.
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