«Interest never lies», diceva John Churchill, primo duca di Marlborough (1650-1722), antenato di un altro famoso politico realista.
È lì che bisogna guardare, agli interessi, per cercare di capire la politica internazionale. Ma oggi, anche alla classica domanda su cui si apre ogni indagine – cui prodest? a chi giova? – è difficile trovare una risposta. Gli Stati Uniti mostrano ogni giorno di più di lasciarsi sfuggire il controllo della scena internazionale: si sono addirittura lasciati bacchettare sulle dita quando il mondo ha scoperto, ohibò, che le spie spiano, e si sono messi sulla difensiva proprio alla vigilia dell’apertura dei negoziati con l’Europa sui trattati di libero scambio (gli unici che in questa partita possano permettersi di fare i candidi sono i piccoli caudillos latino-americani che non hanno i mezzi per spiare nessuno).
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