Nel mese di ottobre del 2012, il Segretario Generale dell’ONU, Ban Ki-moon ha nominato l'ex Primo Ministro italiano Romano Prodi come suo inviato speciale per l'Africa del Sahel, un’area che si estende dall'Oceano Atlantico fino al Mar Rosso e che comprende i seguenti stati:, Ciad, Mali, Mauritania, Niger e alcune parti del Sudan, del Camerun e della Nigeria. La regione si trova in un vortice di problemi molto complessi e seri che includono non solo l'instabilità politica, in particolare in Mali, ma anche la povertà endemica, la mancanza di risorse e infrastrutture, confini porosi che permettono qualsiasi tipo di traffico (es. armi e droga) e molteplici questioni relative ai diritti umani.
Al fine di aiutare la regione a vincere tali sfide, Prodi – che oltre a essere stato due volte Primo Ministro è stato anche Presidente della Commissione Europea dal 1999 al 2005 – ha collaborato a stretto contatto con il sistema delle Nazioni Unite per sviluppare una strategia regionale integrata per il Sahel oltre ad avere ampie consultazioni con i paesi della regione, gli enti regionali e sub-regionali e partner internazionali. Lo scorso mese Prodi ha anche presentato il suo primo rapporto al Consiglio di Sicurezza dell'ONU.
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