Il 17 febbraio del 2011, dopo oltre quarant’anni, cadeva in Libia il regime dittatoriale di Moammar Gheddafi e per il popolo libico iniziava un lungo periodo di forte instabilità politica e sociale, fino allo scoppio di una guerra civile tra innumerevoli fazioni e tribù, un caos di cui anche lo stato terrorista dell’ISIS ha approfittato per espandersi nel paese nord africano. Gheddafi, giunto al potere nel 1969 dopo un colpo di stato, era rimasto rais assoluto fino a quando in Nord Africa e nel Medio Oriente non era scoppiata la cosiddetta “Primavera araba”, che ponendo fine a numerosi regimi dittatoriali, aveva trasformato o, talvolta, distrutto gli assetti politici di alcune nazioni del Nord Africa e Medio Oriente.
Questa settimana due ostaggi italiani sono stati uccisi in Libia e altri due si sono salvati in maniera rocambolesca. Tutto questo proprio quando il ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni aveva appena avuto colloqui alle Nazioni Unite sulla Libia.
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