Alla fine, a salvare il pianeta dall’autodistruzione ecologica sarà l’Italia.
Ok, forse è un’affermazione un po’ eccessiva ma è quantomeno incoraggiante verificare che le possibili soluzioni “verdi” alle sfide ambientali prossime venture non mancano. Molte aziende italiane infatti, si stanno dando da fare per elaborare soluzioni tecnologiche mirate specificamente a monitorare e a mitigare gli effetti distruttivi dei cambiamenti climatici e alla produzione energetica priva di emissioni inquinanti.
A fornire un resoconto dettagliato di questi studi e di queste innovazioni ci hanno pensato la scorsa settimana i responsabili di alcuni dei maggiori gruppi industriali italiani che hanno presentato alla comunità internazionale i risultati delle loro ricerche in un incontro al Palazzo di Vetro dell’ONU. Organizzato dalla Missione Italiana alle Nazioni Unite e introdotto dall’ambasciatore italiano all’ONU Sebastiano Cardi, l’incontro con la stampa e con gli esponenti di organizzazioni ambientaliste, è stato moderato da Amir Dossal, presidente del Global Partnership Forum l’associazione di sviluppo globale dedicata alla creazione di collaborazioni internazionali per la realizzazione dei 17 SDG (Sustainable Development Goals) gli obiettivi di sviluppo sostenibile promossi dall’ONU.
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