Che succede quando la Corea del Nord del dittatore Kim Jong-un decide di sparare un altro missile intercontinentale? Si chiede una riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza. E se accade quando è venerdì inoltrato? Beh, “emergenza” significa che non era prevista nel calendario dei lavori, ma 48 ore si possono attendere, che fretta c’è? Di risoluzioni da approvare neanche l’ombra al Palazzo di Vetro. Quindi potremmo anche prendere l’articolo scritto pochi giorni fa, cambiargli data e qualcosa nel titolo, fare taglia e incolla, e avremmo riassunto quello che è successo, in “fotocopia”, al Consiglio di Sicurezza lunedì 21 novembre.
Infatti ecco che c’è stato il discorso di Rosemary Di Carlo, la responsabile degli affari politici e di consolidamento della pace dell’ONU (il suo dipartimento si chiama DPPA), poi si sono alternati i discorsi dei Quindici, poi hanno fatto intervenire gli ambasciatori di Giappone e Sud Corea, e infine fuori in gruppo (tranne Cina, Russia ma anche gli africani ) a fare una dichiarazione alla stampa.
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