Una mattina di giugno arriva una telefonata della Nbc: “Parlo con l’architetto Leopoldo Rosati?”. “Sì, sono io”. “Dominque Strauss-Khan da un paio di ore sta occupando la casa da lei ristrutturata in Tribeca”.
Sono quelle telefonate che, da parte di chi le riceva, odorano di buono. A prescindere da tutto il resto.
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