Al Tribeca Film Festival, appena conclusosi a New York, l'unico lungometraggio italiano in concorso è stato Alì Blue Eyes (titolo originale Alì ha gli occhi azzurri), una pellicola vera e amara del giovane regista romano Claudio Giovannesi. Il film racconta la storia di Nader, un ragazzo di origine egiziana che lotta tra la cultura e le tradizioni della famiglia e il desiderio di sentirsi italiano. Il titolo, preso a prestito dalla poesia di Pasolini Profezia, in cui l'autore immaginava una grande migrazione dall'Africa del Nord verso l'Occidente, guidata dal giovane Alì dagli occhi azzurri, fa riferimento all'abitudine del protagonista di indossare delle lenti a contatto azzurre nel tentativo di non apparire troppo egiziano.
“Si tratta di una metafora molto semplice dell'identità divisa di questo personaggio — ha spiegato il regista a La Voce di New York – L'idea è nata perché quando ho conosciuto Nader, che è un attore non professionista che interpreta se stesso, lui indossava davvero queste lenti, per sembrare italiano”.
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