President: Giampaolo Pioli    |    Editor in Chief: Stefano Vaccara
English Editor: Grace Russo Bullaro 

Subscribe for only $6/Year
  • Login
VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily Newspaper in the US

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Expat
March 7, 2016
in
Expat
March 7, 2016
0

Metti un sociologo italiano in America

Le ragioni per cui sentirsi fortunati quando si è un sociologo italiano in America

Riccardo GiumellibyRiccardo Giumelli
Italiani in America
Time: 5 mins read

C’era Un italiano in America  di Alberto Sordi e Vittorio De Sica, poi c’è Un italiano in America di Beppe Severgnini. Io, più modestamente, non foss’altro per l’accostamento di termini, ho passato qualche giorno da sociologo italiano in America. L’esperienza è stata straordinaria, perché è straordinario essere un sociologo italiano in America: sei costantemente soggetto alla sorpresa, addirittura alla meraviglia, e non solo perché l’America è capace di sorprenderti, ma perché non appena gli altri scoprono che sei italiano succede sempre qualcosa di inaspettato, che vale la pena vivere. “Io non mi sento italiano, ma per fortuna o purtroppo lo sono” cantava Giorgio Gaber. Devo dire che mi sento fortunato quando sono un sociologo fuori dall’Italia per tante ragioni che proverò a spiegare.

Ma andiamo con ordine: perché parlo di questo? Perché sono andato negli Stati Uniti per la XI conferenza dei ricercatori italiani nel mondo che si è svolta a Houston, Texas il 26 e 27 febbraio, organizzata dal Consolato Italiano, dal Comites del Texas in collaborazione con quelli degli Stati dell’Arkansas, Louisiana, Oklahoma, con il contributo della Camera di commercio italiana a Houston, con l’intenzione di riunire i migliori ricercatori italiani nelle scienze, nelle tecnologie, nella medicina e nel campo umanistico. L’incontro ha riunito ricercatori nei settori diversi, a partire dagli ingegneri aerospaziali (visto la presenza della NASA) di medici ed esperti nel settore chimico/farmaceutico (visto l’importanza riconosciuta al Medical Center) con altri provenienti dalle scienze sociali, dal marketing, dalle arti, dalla geografia e dalla letteratura. L’importanza del luogo è stata confermata dalla recente visita del Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella negli Stati Uniti, che gli ha reso visita, oltre a New York e Washington, e che, nel messaggio inviato per salutare i partecipanti alla conferenza, ha mostrato tutto il suo apprezzamento per l’iniziativa, ricordando che proprio a Houston ha “avuto modo di incontrare tanti nostri connazionali che si sono affermati nella comunità scientifica americana e le cui attività hanno ricadute preziose anche per la ricerca e le università italiane. Proprio la circolarità e le esperienze dei saperi è tra le ragioni fondative della vostra esperienza e per questo merita di essere valorizzata”.

Support authors and subscribe to content

This is premium stuff. Subscribe to read the entire article.

Login if you have purchased

Subscribe

Gain access to all our Premium contents.
More than 100+ articles.
Subscribe Now

Buy Article

Unlock this article and gain permanent access to read it.
Unlock Now
Share on FacebookShare on Twitter
Riccardo Giumelli

Riccardo Giumelli

Un aforisma che più di altri mi rappresenta è quanto scrisse Machiavelli, citando Boccaccio: “che gli è meglio fare e pentirsi, che non fare e pentirsi”. Come loro sono toscano, animo inquieto in cerca di porti per approdare e ripartire. Dopo gli studi in Scienze politiche, ho iniziato ad amare i libri, fare ricerca e scrivere, al punto da rimanere nell’Università, prima Firenze poi Trento. A Dijon e poi a Parigi, ho lavorato alla Camera di Commercio italiana e all’OCSE. Tornato in Italia, sono approdato a Verona, dove faccio ricerca e insegno. Intanto un matrimonio e due splendide gemelline. Mi occupo di sociologia, cultura e comunicazione. Tra tanti nuovi inizi e altrettanti epiloghi, una costante: ho sempre tifato Inter. Infatti soffro di stomaco.

DELLO STESSO AUTORE

San Gennaro torna a New York in un’esplosione di sapori napoletani

Lo stato della cultura italica tra le contraddizioni della globalizzazione

byRiccardo Giumelli
“Un giorno sì un altro no”, il romanzo viaggiatore con tappa a New York

“Un giorno sì un altro no”, il romanzo viaggiatore con tappa a New York

byRiccardo Giumelli

A PROPOSITO DI...

Tags: ComitesGuccihoustonitalianiItaliansMattarellaNasa
Previous Post

Quel che resta del sogno: giornalismo e resilienza

Next Post

La primavera araba e l’eredità di Obama

Discussion about this post

DELLO STESSO AUTORE

Italian Americans and the Impact of Their Five Centuries of History in America

Il turismo delle radici può diventare l’idea vincente per il rilancio italiano post-Covid

byRiccardo Giumelli
Il viaggio degli italici alla scoperta di quelle origini sbiadite nel tempo

Il viaggio degli italici alla scoperta di quelle origini sbiadite nel tempo

byRiccardo Giumelli

Latest News

Addio a Roberto Maroni, uno dei primi “ribelli” della Lega

Addio a Roberto Maroni, uno dei primi “ribelli” della Lega

byPaolo Cordova
Kyiv: ‘Bilancio perdite soldati russi sale a quota 85.000’

Kyiv: ‘Bilancio perdite soldati russi sale a quota 85.000’

byAnsa

New York

Spaghetti al sugo e spinelli: la serata dei giovani italiani

New York approva i primi 36 negozi di cannabis: ecco l’elenco

byPaolo Cordova
A New York aumenta l’antisemitismo: la comunità ebraica ha paura

A New York aumenta l’antisemitismo: la comunità ebraica ha paura

byGianna Pontecorboli

Italiany

World Pasta Day: negli USA sempre più Made in Italy grazie all’ICE

World Pasta Day: negli USA sempre più Made in Italy grazie all’ICE

byNicola Corradi
Joe e Jill Biden cenano a New York con i piatti del “Gattopardo”

Joe e Jill Biden cenano a New York con i piatti del “Gattopardo”

byNicola Corradiand1 others
Next Post
Primavera araba obama

La primavera araba e l'eredità di Obama

La Voce di New York

President: Giampaolo Pioli   |   Editor in Chief: Stefano Vaccara   |   English Editor: Grace Russo Bullaro

  • New York
    • Eventi
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Expat
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 - 2022
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017

No Result
View All Result
  • Home VNY
  • New York
  • Onu
  • News
    • Elezioni 2022
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Speciale Venezia
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • English
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?