“Tremendous”: così, con questa sua tipica espressione, Mario Mignone avrebbe salutato la conferenza internazionale a lui dedicata che si è tenuta venerdì e sabato alla Stony Brook University, come in chiusura ha immaginato sua moglie, la Prof. Lois Pontillo Mignone. Intitolata “Made in Italy, Made for America. Honoring Mario B. Mignone (1940-219)”, hanno fatto infatti tremare di ammirazione gli interventi di accademici, politici, diplomatici, amici e familiari per quel professore fondatore del Center of Italian Studies della SUNY nel Long Island: cresciuto in una famiglia di contadini del beneventano partita per l’America nel 1960, Mario riuscì a realizzare il suo sogno americano attraverso l’amore per la cultura italiana mai separata dai suoi ancestrali valori.

Al Wang Center di Stony Brook, ad aprire i lavori del convegno sull’accademico italiano d’America scomparso nel 2019 – ha insegnato alla SUNY per 50 anni – c’era anche Fabrizio Di Michele, Console Generale d’Italia a New York con Fabio Finotti, Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura, a sottolineare il rispetto delle istituzioni italiane per quel professore famoso non solo per la sua produzione accademica, ma soprattutto per ciò che è riuscito a costruire e a lasciare per la comprensione e diffusione della cultura italiana negli USA.
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