Non hai vissuto al 100% New York se non hai partecipato almeno una volta a quell’incredibile fenomeno che è lo Sleep no more. Si tratta di una performance nata in Inghilterra e rappresentata in tante altre città, ma in nessun posto come a New York può avere un senso così profondo e, personalmente, non posso immaginare che inizi e finisca in un luogo diverso dall’intimo baretto dal fascino rétro e clandestino in cui si bevono cocktail all’assenzio ascoltando blues cantato divinamente dal vivo. Ha il fascino di uno speakeasy e molto di più: dà l’idea di tante di quelle intricate stratificazioni culturali da non poter mai essere capito nel suo insieme, ma solo vissuto, in maniera viscerale, proprio come New York.
Ma che cos’è esattamente lo Sleep no more? Sono sicura che se ponete questa domanda a un campione di cento persone che hanno fatto questa esperienza, vi daranno cento risposte diverse, ed è questo veramente il bello. Dal 2011 continua a essere rappresentato al McKittrick Hotel sei sere su sette a settimana, facendo praticamente tutti i giorni il tutto esaurito. Ci sono blog e gruppi su internet di appassionati per cercare di capirne il più possibile e non perdersi niente. Il web è pieno di tips su come affrontare questo spettacolo, ma sinceramente sconsiglio di prepararsi e caldeggio invece l’abbandono totale all’emotività più autentica.
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