Rosa Genoni è stata una donna straordinaria, i cui contributi aiutarono a promuovere la moda italiana agli inizi del XX secolo ma non solo. Innovatrice nella moda e nel design, accesa promotrice dei diritti dei lavoratori e delle donne. Eugenia Paulicelli, docente di Italiano, Letterature comparate e Women’s Studies al Queen College e al Graduate Center, City University of New York, nonché direttrice del programma di Fashion Studies presso il Master of Arts in Liberal Studies e columnist de La Voce di New York, scrive un nuovo capitolo sulla storia della moda. Nel suo nuovo saggio in doppia lingua dal titolo Rosa Genoni: La moda è una cosa seria, raccontandoci la vita e la professione di questa donna, riesce a farci comprendere come “la moda veste sempre un abito politico” e a far emergere una figura storica e fondamentale della moda.
Rosa Genoni (1867-1954) può essere considerata una vera pioniera di quello che oggi noi conosciamo come made in Italy. L’autrice, in questo saggio, permette al lettore di conoscere una donna straordinaria come la Genoni, i cui contributi eccezionali aiutarono a promuovere la moda italiana non solo grazie alle sue innovative creazioni, ma anche grazie ai suoi progetti di design, che furono premiati nell’Esposizione Universale di Milano nel 1906. Figura dalle umili origini, che la vedono iniziare giovanisima come apprendista nel campo della sartoria milanese, sino al graduale affermarsi come innovatrice nella moda e nel design, emerge, inoltre, come accesa promotrice dei diritti dei lavoratori nel settore dell’abbigliamento e dei diritti delle donne. Socialista impegnata, insegnante dagli interessi professionali, tecnici e politici, nonché accanita oppositrice del movimento nazionalista in Italia. Tutti questi aspetti della sua vita, dopo lo scoppio della Seconda Prima Mondiale, le permetteranno di divenire parte attiva del movimento internazionale delle donne per la pace, che la vedrà addirittura come unica delegata italiana alla Conferenza Internazionale delle donne, tenutasi all’Aia nel 1915, dove lottò per convincere i capi di stato a porre fine al conflitto.
Support authors and subscribe to content
This is premium stuff. Subscribe to read the entire article.
Discussion about this post