Il nuovo film di Roberto Andò è un thriller sul mondo dell’alta finanza e del potere economico. Entra in punta di piedi nella stanza dei segreti dei potenti della terra per sconvolgere i piani di chi decide le sorti del mondo. Siamo in Germania, in un albergo di lusso dove sta per riunirsi un G8 dei ministri dell’economia pronto ad adottare una manovra segreta che avrà conseguenze molto pesanti per alcuni paesi. Con gli uomini di governo, ci sono anche il direttore del Fondo Monetario Internazionale, Daniel Roché, e tre ospiti: una celebre scrittrice di libri per bambini, una rock star e un monaco italiano, Roberto Salus. Accade però un fatto tragico e inatteso e la riunione deve essere sospesa. In un clima di dubbio e di paura, i ministri e il monaco ingaggiano una sfida sempre più serrata intorno al segreto. I ministri sospettano infatti che Salus, attraverso la confessione di uno di loro, sia riuscito a sapere della terribile manovra che stanno per varare, e lo sollecitano in tutti i modi a dire quello che sa.

Così Roberto Andò riporta Toni Servillo sul grande schermo a tre anni dall’Oscar per La grande bellezza. “L’idea è nata due anni e mezzo fa. L’economia ha vissuto delle forti crisi nel tempo. Dopo Viva la libertà, che raccontava la fuga dalla politica, con Toni abbiamo voluto immaginare un gruppo di ministri dell’Economia che si sono riuniti a decidere le sorti del mondo, ma che inaspettatamente si ritrovano davanti a qualcosa che non sono in grado di affrontare”. I dubbi assumono le sembianze di un monaco, un uomo paradossale e spiazzante, per molti aspetti inafferrabile, che nel corso delle sue confessioni fa vacillare le certezze e il piglio decisionista di coloro che tra cene, bottiglie di champagne e quant’altro, manovrano i nostri destini.
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