Giovedì 28 aprile si è conclusa a Ginevra la seconda tappa dei colloqui di pace per la Siria, senza però raggiungere i risultati tanto sperati. L’inviato speciale dell’Onu Staffan de Mistura si è comunque detto ottimista, a patto che la tregua nel Paese, tuttora in corso, venga “rivitalizzata”.
Mentre la precedente tappa di colloqui intra-siriani aveva ricevuto una certa spinta, riscontrando un chiaro impegno ad andare avanti con un modello accelerato di accesso agli aiuti umanitari nelle aree assediate, “questo round di colloqui è stato invece messo in ombra da un sostanziale e preoccupante deterioramento della cessazione delle ostilità”. “Questo non possiamo ignorarlo, così come non l’abbiamo ignorato finora”, ha dichiarato de Mistura. Il suo obiettivo è, infatti, quello di organizzare al più presto una nuova sessione di colloqui entro la fine di maggio. Basti pensare alle ultime notizie riguardanti l’ospedale bombardato nella zona di Aleppo, gestito da Medici Senza Frontiere. Tra le vittime anche bambini e personale medico. “In poche parole: nelle ultime 48 ore, abbiamo avuto una media di un siriano ucciso ogni 25 minuti. Un siriano ferito ogni 13 minuti”. A tale proposito, gli alti funzionari delle Nazioni Unite hanno espresso profonda preoccupazione per la situazione sul territorio siriano.
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