Fino a cento anni fa la Sicilia era un’isola ricca di flora e fauna, coperta in parte da fitti boschi e attraversata da corsi corsi d’acqua modesti, ma dalle acque limpide e pescose.
Tra questi, il più celebre e leggendario, il fiume Oreto di Palermo. Antichi scritti vogliono che attorno all’antro che generava le sue acque, sotto il monte Mielgandone vicino a un monastero, vivessero fauni e ninfe bellissime, che non lasciavano mai il loro veneratissimo padre Oreto, il dio che viveva nel fiume. C’è anche chi dice che si trovassero paglie d’oro nel suo letto, quando gli arabi governavano Palermo.
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