Rientro in acqua nel mese di Aprile del 2011. Una brutta frattura alla gamba destra, durante un banale allenamento di pallamano, mi ha costretto a un recupero di quasi sei mesi tra operazione, fisioterapia e palestra. Con l’emozione di chi torna a camminare dopo tanti mesi, entro nell’Oreto in una mattina fredda e grigia. L’odore di fogna tipico del fiume mi è ormai familiare. Questa sarà la tappa della fine della risalita vera e propria e mi porterà non alle sorgenti, su cui c’è da fare un discorso più articolato, ma nel punto esatto in cui i due maggiori affluenti si uniscono in un unico fiume.
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