Quando era bambino ci andava a giocare con suo fratello Alberto. Nel cimitero ebraico del Lido di Venezia potevano rincorrersi tra le lapidi quanto volevano, senza che nessuno li disturbasse. Non è quindi strano che molti anni dopo, quando ormai aveva circumnavigato tutto il mondo ed era tornato a vivere nella sua casa del Lido, il capitano Aldo Izzo si sia preso a cuore la sorte della parte antica del cimitero della sua infanzia.
Oggi è lui il guardiano di una delle pietre miliari del patrimonio culturale ebraico, il cimitero antico. Molti preferiscono definirlo angelo custode per la passione che dedica a mantenere in vita una delle prime testimonianze della comunità ebraica in laguna. “Non si può comprendere la storia degli ebrei a Venezia senza passare di qui – spiega il signor Izzo, classe 1930, con le chiavi del cimitero tra le mani – Ci sono così tante storie custodite in queste pietre che non si finisce mai di raccontarle”.
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