E’ arrivato Asterix e Cesare è capitolato. Il piccolo gallo ha affrontato di petto l’imperatore, dicono bombardandogli i timpani, e il Nostro ha deciso di bombardare la Libia. In verità il giorno precedente era già stato messo in riga via etere dallo sceriffo americano. Insomma Berlusconi ha dovuto prendere posizione e smettere di fare l’indiano: ha scatenato anche lui i suoi caccia sul cielo d’Oriente.
Sarkofago (come l’aveva apostrofato il settimanale Panorama, di proprietà berlusconiana) ha tramortito il rivale dicendogli papale papale che se non dava una mano alla sacra alleanza perdeva 100 miliardi di dollari di investimenti italiani in Libia.
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