Eh, no: il sindaco di Roma Gianni Alemanno (nella foto) non può cavarsela così. L’intera città giovedì è andata in tilt, paralizzata da un traffico mostruoso e mai visto. Colpa del maltempo? Di qualche pioggia torrenziale, tipo quelle che – complice l’incuria di amministrazioni poco attente al territorio- hanno devastato il Nord d’Italia e spazzato via quel gioiello naturale che sono (erano?) le Cinque Terre lungo la costa ligure? No, a Roma che la settimana precedente era stata anche essa invasa da un micidiale diluvio, questa volta è successo il delirio per via dell’apertura di… un “mega store” di prodotti elettronici nel quartiere di Ponte Milvio: televisori, telefonini e simili.
Abito nella zona in questione e quindi l’ho vissuta in diretta. Ma, credetemi, non c’è romano che non ne abbia pagato le conseguenze; quando, faticosamente e dopo ore, sono riuscita ad arrivare in centro, ovviamente a piedi, non c’era gente che non ne parlasse, sconvolta e indignata. Non ne sapevo niente, ma pare che la notizia dell’inaugurazione del negozio e dei supersconti che avrebbe praticato per l’occasione circolasse da giorni. Risultato: un incubo. Dalla notte prima orde umane – tutta gente con soldi, evidentemente; allora: dov’è questa crisi? – sono sciamate dai quartieri vicini e dalla provincia, accampandosi davanti al Paradiso annunciato, il quale è stato aperto nei piani superiori di un edificio che da anni ospita un mercato rionale.
E’ scoppiata la guerra, con vetrine rotte e qualche corpo ammaccato. Alla fine sono dovute intervenire le forze dell’ordine, circondando il quartiere, impedendo l’ingresso per motivi di sicurezza ai bambini e ai disabili, cercando di gestire alla meno peggio una situazione ingestibile ma, paradossalmente, anche facile: infatti, visto che per chilometri e chilometri, fin da ben fuori Roma, tutte le strade erano bloccate e le automobili ferme c’era ben poco da gestire.
Le bancarelle e gli stand del mercato non hanno potuto aprire perché i commercianti, sommersi dalla folla che ha dormito lì per strada non hanno potuto scaricare le loro merci; quindi chi doveva fare la spesa casalinga sarà rimasto a digiuno.
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