Tra i vantaggi del sempre più incerto mestiere di giornalista c’è che, ogni tanto, capita di essere chiamati a vedere delle cose bellissime. L’Accademia di Francia a Roma, per esempio (nella foto, la facciata interno sul parco). Villa Medici, come è familiarmente chiamata, domina uno dei più bei panorami di Roma dalla collina del Pincio al culmine della scalinata di piazza di Spagna e sopra piazza del Popolo. È uno dei luoghi più noti della città ed è difficile dire se sia più bello l’enorme e raffinato palazzo, costruito nel 18esimo secolo sul terreno dove in epoca romana sorgeva una villa del generale Lucullo; o se si resti invece affascinati di più dall’enorme parco, curatissimo e costellato nei suoi vari “quarti” di statue antiche e anticheggianti. La settimana scorsa Eric de Chassey, da tre anni direttore dell’Accademia e recentemente riconfermato per un altro triennio, ha invitato un gruppo di corrispondenti di media stranieri per illustrare gli ultimi programmi della istituzione transalpina. Ed è stata, lasciatemelo dire, u This is premium stuff. Subscribe to read the entire article.Support authors and subscribe to content
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