Una volta una signora tedesca, al termine di un convegno, con tono divertito mi disse: “Sa come li riconosciamo gli italiani in Germania? Sono gli unici che ringraziano quando attraversano sulle strisce pedonali”. Mi fece ridere. Mi pensai, allora, poco italiano su quelle strisce, perché non propenso ai ringraziamenti. E’ un mio diritto, penso, e quindi perché dovrei ringraziare? Eppure, basta guardare la faccia del conducente sulle strade italiane, prima stizzito per l’improvviso ostacolo incontrato, poi intento a mostrare la propria pazienza come avesse fatto un favore, per capire che un accenno, almeno con la mano, sarebbe necessario.
Da un gioco di sguardi incrociati, come questo, si scopre moltissimo delle identità dei paesi e del modo in cui esse si relazionano.
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