Quello che ha fatto George Zimmerman è sbagliato ed il fatto che Trayvon Martin sia morto, non doveva accadere. Passiamo oltre però. Tutta questa faccenda mi ha fatto molto riflettere sulle questioni di razza, sarà perchè in questo momento vivo in un quartiere a maggioranza nera e non posso fare a meno di notare, gli sguardi di sfida e di disapprovazione che alcuni membri di questa comunità di Brooklyn mi fanno quotidianamente.
Vivere nel melting pot non è facile, siamo diversi e uguali nei diritti, ma convivere, come in ogni matrimonio che si rispetti, è molto complicato e bisogna lavorarci. Dopo giorni di dibattiti, mesi anzi, sul processo Zimmerman, perchè la vicenda va avanti da più un anno, ci ritroviamo credo tutti ad essere piuttosto stanchi dei discorsi di politici e leader dei diritti civili, che mostrando giustamente sostegno alla famiglia Martin, ci propinano i soliti banali clichè sulla discriminazione verso gli afroamericani e viceversa. Vorrei vederli a passeggiare nel mio quartiere, dove piccoli gruppetti di adolescenti di colore mi osservano sussurrando "white bitch" tra di loro come se niente fosse. Ormai ci ho fatto l'abitudine, e francamente non mi disturba più.
Se consideriamo una realtà come gli USA e vogliamo essere sinceri al 100%, dobbiamo metterci una mano sulla coscienza ed ammettere che siamo tutti "razzisti".
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