Grazie alla libera circolazione di persone, beni, capitali e servizi, sempre più italiani si spostano all’estero. Molti di loro scelgono il Nord Europa mentre altri attraversano l’oceano Atlantico. Negli Stati Uniti ogni anno arrivano ben 840.000 visitatori Italiani. Di questo numero, 3.000 si insediano stabilmente (come permanent resident; fonte US Census). Rimanere negli USA, infatti, è un percorso lungo e complesso. Entrare e permanere legalmente negli Stati Uniti non è un diritto bensì un privilegio.
È noto che gli italiani che visitano gli Stati Uniti per finalità turistiche o di business sono sempre di più. Grazie al programma ESTA, si può rimanere fino a 90 giorni. Alla sua base vi è il noto Visa Waiver Program, accordo tra Italia e Stati Uniti che dispensa i cittadini dei due paesi dal richiedere ed ottenere un visto formale. Per ottenere l’ESTA si debbono produrre i seguenti documenti: passaporto valido; biglietto di ritorno in Italia; e autorizzazione al viaggio emessa dall’Electronic System for Travel Authorization (l’ESTA per l’appunto). L’incontro con lo United States Custom Border Patrol Officer ai porti d’ingresso rappresenta per molti la prima esperienza diretta quindi con il governo federale statunitense. Prerogativa dell’ufficiale del CBP è di avere totale arbitrio nel rifiutare l’ingresso per qualsiasi motivazione legata al Visa Waiver Program o alle leggi immigratorie USA.
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